Come tenere insieme una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell’ordine morale tradizionale in nome della libertà personale? Il digitale, che si propone come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, è allo stesso tempo un potente catalizzatore di nuovi problemi. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a “macchina celibe”: un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro. Questo libro ci richiama all’urgenza di un pensiero nuovo, a partire dalla riscoperta di una “politica dello spirito” capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società.
