Masaoki Shindo / Uno Shonen diverso per una ragazza-drago come tante

Masaoki Shindo, Ruridragon Vol. 1, Star Comics, pp. 176, 11,5x 17,5 cm, euro 6,50 stampa

L’improvvisa vista allo specchio di un paio di corna da drago mentre si lava i denti cambia completamente la vita della quindicenne Ruri Aoki. Così si apre Ruridragon, manga di Masaoki Shindo arrivato da poco in Italia tramite le edizioni Star Comics. La nostra protagonista da un giorno all’altro scopre di avere una diversità che la rende unica rispetto a tutti gli altri compagni di scuola, e la storia ci accompagna nell’attraversamento da parte dell’adolescente protagonista di tutto ciò che questo comporta.

Di Ruridragon colpisce subito la scrittura dei personaggi: lontana dai soliti cliché cui siamo abituati con questo tipo di produzioni, sa giocare bene con i tropi delle narrazioni fumettistiche del genere. Per cominciare, la madre di Ruri – tipico “genitore amico” che ricorda la madre di Yusuke Urameshi di Yu Yu Hakusho – appare ben conscia della situazione della figlia che ha concepito insieme a un drago delle montagne, e la affronta con una qual certa mondanità, per quanto evidentemente preoccupata e attenta al  benessere psicofisico della giovane. In generale, non vengono fatte pressioni alla giovane Ruri per la sua diversità, ne viene anzi incoraggiata l’esplorazione e la condivisione con gli altri.

In questo caso, “gli altri” sono i compagni di classe della ragazza, su cui si focalizza il cast dei personaggi. Non sono inorriditi, bensì incuriositi dalla nuova condizione di Ruri e si interessano a lei e al suo benessere, trattandola non da “freak” come magari ci si potrebbe aspettare, ma da adolescente con una diversità che li porta a interagire maggiormente con lei. Ruri, normalmente di carattere timido, pigro e scostante, si vede quindi  a propria volta portata a rapportarsi con loro, vincendo a poco a poco le proprie paure mentre scopre che l’essere mezza-drago non significa avere solo un paio di corna, ma anche dei poteri difficili da gestire nella vita di tutti i giorni.

Ruridragon è un manga dalla storia editoriale particolare, che ha conquistato immediatamente il pubblico d’oltreoceano al momento della sua apparizione, a fine 2020,  come “capitolo di prova” per i tipi di Shueisha, il grande editore giapponese proprietario del marchio delle riviste di manga oggi più famose e lette in Giappone e nel mondo intero. Tra queste Jump, sulle cui pagine hanno trovato spazio Dragon Ball, Le Bizzarre Avventure di Jojo o Ken il guerriero, o colossi contemporanei come One Piece, Jujutsu Kaisen e Demon Slayer.  Anche Ruridragon è  infatti uno Shonen, pensato con un target di ragazzi adolescenti, e proprio questo contribuisce a renderlo un caso molto particolare nel panorama fumettistico nipponico attuale. 

I fumetti Shonen nei fatti tendono infatti ad avere un protagonista maschile e un plot caratterizzato da scontri fisici o mentali (per esempio nel famoso Death Note) per raggiungere un obiettivo, apprendere lezioni o superare difficoltà. Anche un manga Shonen come l’ottimo Akane Banashi, pubblicato al momento su Weekly Shonen Jump, incentrato sul Rakugo (una forma specifica del teatro giapponese), vede sì una protagonista femminile, ma impegnata  comunque a lottare contro altri contendenti e quindi a scoprire nuove “tecniche” per migliorare le proprie abilità di performer. In Ruridragon questo genere di battaglie sono completamente assenti, gli scontri principali semmai sembrano essere quelli che la protagonista ha con sé stessa. 

È chiara la metafora che Shindo vuole presentare ai lettori mascherandola con una condizione di matrice  fantastica e folkloristica. Ruri infatti ci viene mostrata, in alcune scene, attraverso dettagli sullo sfondo, come una ragazza quasi Hikikomori, isolata e impaurita dal mondo intorno a lei. Dipendesse da lei, non andrebbe nemmeno a scuola se non fosse per gli sforzi della sua amica d’infanzia, Yuka, che la incita a uscire dal proprio guscio. La sensazione di inadeguatezza e di diversità di Ruri trova una forma di “sfogo” fisico con l’apparizione  delle corna da drago, che la porteranno ad affrontare il mondo con rinnovata fiducia,  scoprendo che le persone attorno a lei non sono cattive come pensava. 

Manga dai bellissimi e morbidi disegni, teneri ma mai smielati, Ruridragon è arrivato in Italia solo a fine 2025 in seguito a un grave problema di salute dell’autore, che ha dovuto interrompere  d’improvviso la pubblicazione nel 2022. Rientrato  a fine 2024, la pubblicazione del manga è ripresa spedita, grazie anche al vasto pubblico  che non ha mai perso l’interesse per questa serie insolita e promettente. Diverso dai canoni Shonen cui siamo abitati, Ruridragon è ci guida attraverso l’arco e la crescita di una giovane ragazza-drago “come tante altre”.