Livia Llewellyn, Fornace. Francesco Ceccamea "Fornace è la seconda antologia personale di Livia Llewellyn e la prima a essere
pubblicata nel nostro paese; da noi l’autrice è già uscita con il romanzo breve
Profondità, sempre via Hypnos. La casa editrice presenta l'autrice come l’esponente per eccellenza del modern weird. Cosa si intenda con questa suggestiva definizione non è facile da spiegare; ci proveremo analizzando i racconti di Fornace."
Sarah Jensen, L’armonia degli opposti. "A volte però lo sguardo della biografa è un po’ troppo indulgente e compiaciuto. Soprattutto nella prima parte del libro sembra di assistere all’avvento di un superuomo destinato a compiere grandi imprese, quando invece i fatti dicono che l’adolescenza di Maynard è del tutto normale, all’insegna dell’introversione e dell’alienazione; la sua maturazione sembra portarlo più nei territori radical chic di uno Sting in salsa metal che altro."