Radure, di Iris Wolff

Esce per Neri Pozza Radure, romanzo ambientato in Transilvania, al di là della cortina di ferro, in cui Lev e Kato si incontrano senza volerlo: hanno undici anni, Lev è costretto a letto per molti mesi e Kato gli porta i libri, le notizie di scuola, la sua gioia di vivere. Un’amicizia che diventa amore, e poi la storia che apre quel mondo chiuso e protetto: Lev resta e Kato parte. Scrive così Iris Wolff: “In ogni cosa c’erano punti oscuri, dove finiva l’esperienza e iniziava il ricordo. Qualcosa restava e qualcosa andava perso, a volte nel momento stesso in cui accadeva e, per quanto ci si sforzasse, non tornava più. I ricordi erano disseminati nel tempo come radure.”

L’oscura immensità della morte di Massimo Carlotto

Pietà di Antonio Galetta vince il premio Campiello opera prima

Rapporto sulla popolazione 2025, di Daniele Vignoli e Anna Paterno