Torna la Milano di Giorgio Scerbanenco, anzi, quella di Paolo Bacilieri e della sua opera a fumetti, che continua a mostrare le tante facce di questa città meravigliosamente ricca di contraddizioni. Traditori di tutti è il secondo adattamento che Bacilieri realizza dall’opera di Scerbanenco per Oblomov Edizioni, un graphic novel dai tratti marcatamente noir che vede come protagonista il medico radiato dall’albo professionale Duca Lamberti.
Ambientato in pieni anni Sessanta, ma con un conto aperto rispetto alle brutalità della seconda guerra mondiale, anche questo volume segue l’eccellente impostazione narrativa e formale adottata con Venere Privata, primo adattamento a fumetti realizzato dallo stesso Bacilieri per l’omonimo romanzo del 1966. La quadrilogia del Duca procede dunque in ordine cronologico e Traditori di tutti si impone come uno dei migliori prodotti editoriali dell’anno, non foss’altro per la capacità affabulatoria che traspare da ogni pagina del libro.
Seguendo l’imprinting già sperimentato in Venere Privata, Bacilieri architetta in ogni tavola un complesso incrocio di testo e immagine, adattando la narrazione verbale e quella figurativa in maniera sempre coerente e perfino dinamica. Il suo tratto, così legato al fumetto “popolare” italiano e allo stesso tempo dotato di un afflato autoriale internazionale, è perfetto per la rielaborazione delle atmosfere di Scerbanenco.
La storia si dipana in una Milano criminale, avvolta nella nebbia, popolata da personaggi ambigui e situazioni dal tono cupo, rivelando pagina dopo pagina i collegamenti fra i vari elementi. A cristallizzarsi nella mente del lettore restano i dialoghi serrati fra Lamberti e i comprimari, in primis la lunga confessione intima di una femme fatale in déshabillé. Ma sono anche le scene più dirette e cruente a marchiare il tono nero del libro, come nel caso dei violenti omicidi o dell’interrogatorio oltre le regole che il medico-investigatore conduce su un testimone reticente.


