James Leo Herlihy, La stagione della strega "La stagione della strega non nasconde nulla del lato oscuro dell’Era dell’acquario, mostrandoci attraverso gli occhi (quasi) sempre entusiasti e ottimisti di Strega tutta una serie di approfittatori, delinquenti e tossicodipendenti che hanno tradito o che sono stati traditi dalle promesse utopiche del flowerpower".
Gary Younge, Un altro giorno di morte in America. 24 ore, 10 proiettili, 10 ragazzi. "La sicurezza che si vorrebbe collegata al possesso di una pistola non è altro che una scellerata e capillare campagna di marketing fatta sulla pelle degli ultimi con la connivenza di un apparato statale (legalmente) corrotto. «Il mio libro è l’istantanea di una società che rende queste morti possibili, e la cui cultura politica è del tutto incapace di creare un contesto un grado di evitarle», leggiamo nell’introduzione".
Eudora Welty, Un attimo immobile. "Grazie all’impegno di Racconti edizioni, che ha già pubblicato Una coltre di verde, altra notevolissima raccolta di short stories, anche i lettori italiani possono avvicinarsi o riavvicinarsi a questa voce fondamentale della letteratura contemporanea, che da noi è stata praticamente dimenticata ma che fu la prima autrice vivente a essere pubblicata nella Library of America (e scusate se è poco). Mi raccomando solo di accostarvi alla scrittura di Eudora Welty con tutta la reverenza e l’educazione che si riservano alle signore d’un tempo. Thanks, ma’am".
AA.VV., N di meNare "N di meNare, come dicevo, contiene esattamente quello che il titolo lascia presagire: una carrellata sguaiata e spassosissima di avventure bislacche popolata da eroi improbabili, eroine procaci e letali ed esseri di varie forme e dimensioni. Un divertissement che mostra una conoscenza profonda degli stilemi dei vari generi che affronta, e che li riproduce spingendo al massimo sull’acceleratore, esaltando le possibilità metanarrative più buffonesche e ammiccanti."
L'anno scorso è stato Nazzareno Mataldi, traduttore e agricoltore, a relazionarci sui fatti di Mantova; quest'anno abbiamo mandato in missione uno dei nostri Giovani turchi, che ci ha consegnato questo rapporto fededegno sull'edizione 2018 di Festivaletteratura. Riguardo al quale possiamo dire solo che "ipogeo" è indubbiamente una parola da difendere con le unghie e con i denti. La lettura del seguente reportage vi farà capire perché.
Chris Offutt, Country Dark. "Gli elementi del gotico appalachiano ci sono tutti: moonshine, deformità grottesche, baracche nascoste nei boschi e coltelli affilati. Come già Brian Panowich in Bull Mountain, l’autore ci porta all’interno di questa società primitiva e ingovernabile, fatta di uomini che evitano volentieri di parlare se possono delegare una carabina Winchester, e disposti a tutto pur di difendere la propria terra."
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