H.P. Lovecraft

Consigli dall’abisso

È un Lovecraft inusuale quello che emerge dai due testi inediti che compongono questo librino. Distante dallo stereotipo del “Solitario di Providence”, misantropo, xenofobo e profeta di un orrore che trascende l’umano, qui affiora invece un mentore affabile, capace nella lettera del 1933 di rivolgere parole di sincero incoraggiamento al giovane amico Alfred Galphin. E, tredici anni prima, un maestro generoso che nel breve trattato sulla composizione letteraria – proposto come saggio d’apertura – offre consigli e strumenti agli aspiranti scrittori. La riflessione sul mestiere della scrittura di uno degli autori più influenti del Novecento si dilata così, da un testo all’altro, in una meditazione più ampia su quell’altro mestiere, per lui certo più arduo: quello di vivere.

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Traduzione, introduzione e cura di Simone Musella
Postfazione di Walter Catalano