Musica Rock e Fantastico. Due culture meticce e bastarde

Mario Gazzola ed Ernesto Assante – Fantarock. Stranezze spaziali e suoni da mondi fantastici, Arcana Edizioni, pp. 459, € 26,50 stampa

Musica Rock e Fantastico, scientifico o meno, rappresentano da sempre un binomio inscindibile. Come il Rock, nasce dalla confluenza della cultura nera del blues e del jazz con quella bianca del Country & Western e del Tin Pan Alley convenzionale, veicolando le istanze ribellistiche e anticonformiste delle giovani generazioni consumatrici, e viene per questo a lungo snobbato dalla cultura musicale accademica; analogamente fantascienza, fantasy e horror si muovono in un ambito paraletterario e pulp, miscelando riferimenti colti e popolari per propagare un immaginario provocatorio, critico ed eterodosso. Due culture meticce e bastarde, due fenomeni sediziosi e refrattari. Interessante considerarne l’evoluzione parallela.

Proprio di questo si occupa il monumentale ma scorrevolissimo volume di Gazzola e Assante che, decennio dopo decennio – dai seminali anni ’50, fino all’attualità e oltre – analizza la traiettoria tortuosa e affascinante di questi eventi mediatici speculari, proponendo in apertura di ogni capitolo utili e ragionati elenchi bibliografici, filmografici e fumettologici seguiti dalla dettagliata analisi del periodo e degli autori e opere che l’hanno contraddistinto.

Caracolliamo così dal Rock’n’Roll al Beat, dalla Psichedelia al Progressive, dal Krautrock allo Space Rock, dalla New Wave all’Heavy Metal, passando dai Pink Floyd a David Bowie, dai Van DerGraaf Generator ai Blue Oyster Cult, da Bjork ai Current 93, in un percorso
ininterrotto che cirestituisce intera l’allucinogena fantasmagoria del sound and vision.

Ricche di suggestioni anche le appendici affidate ad ospiti di tutto rispetto come Danilo Arona, sul suono cosmico di Joe Meek; Riccardo Gramantieri, sul rapporto tra William S. Burroughs e la musica, e Lukha B. Kremo, sul suono alieno nel cinema. Impreziosiscono ulteriormente il volume la prefazione di Giancarlo De Cataldo e la postfazione di Gabriele Salvatores. A chiudere una dettagliata Fantabibliografia di riferimento che include anche le risorse online.

Davvero tanto a disposizione dell’appassionato cultore come del neofita in cerca di una guida d’orientamento.