Pier Vittorio Tondelli รจ sempre stato un caso letterario. Sin dagli esordi la sua opera e la sua biografia hanno suscitato roventi polemiche, fuochi incrociati, esaltazioni acritiche e altrettanto acritiche sottovalutazioni. Bollato come autore blasfemo e depravante dalla potente critica cattolica e perbenista, accusato di disimpegno e giovanilismo dai critici di area marxista, confezionato come icona della cultura gay dai movimenti LGBTQ+ ma pure da essi attaccato, il narratore di Correggio รจ stato oggetto di strattonamenti e appropriazioni indebite, immeritato destino che lo ha seguito anche dopo la scomparsa, poichรฉ pure lโuomo รจ stato sfacciatamente rivoltato, persino negandone lโomosessualitร . Nellโultimo decennio sono perรฒ comparsi piรน meditati contributi che hanno definito con maggiore equilibrio lโopera tondelliana, recuperandone aspetti negletti o rimossi e collocandola in unโadeguata prospettiva storica. Su questa scia si colloca lโapprezzabile ricerca del docente e saggista Sciltian Gastaldi. Si tratta di uno studio approfondito, unโoperazione culturale prima ancora che critico-letteraria, che si propone di โcontestare, smantellare in modo scientifico la vulgata dei due ciclopi, la critica cattolica e la critica marxista, che hanno erroneamente visto in Tondelli il cantore del riflusso e del disimpegno, redento al cattolicesimoโ.
Gastaldi parte da alcune domande: Quale Tondelli? Il correggino รจ stato un autore โluridamente blasfemoโ (come lo definรฌ un procuratore generale de LโAquila al processo per vilipendio della religione cattolica riguardante il romanzo Altri libertini) o ispirato dalla grazia di Dio, secondo il processo apologetico della critica cattolica? Tali visioni critiche riescono ad afferrare e restituire il significato piรน profondo della sua arte? Rendono giustizia al suo pensiero, alla sua identitร , al suo ruolo di intellettuale che ha consapevolmente interagito con il suo tempo e con una ben specifica tradizione?

Per cercare le risposte lโautore si affida allโanalisi stringente dei testi, a una vasta ed eterogenea bibliografia e alla ricostruzione del dato biografico, condotta anche mediante sopralluoghi negli ambienti tondelliani, la raccolta di testimonianze orali e lโincursione nel โlaboratorio dello scrittoreโ, con lo studio della biblioteca privata di Tondelli. Gastaldi ha perรฒ unโaltra decisiva freccia al suo arco interpretativo: lo sguardo dellโoutsider. Non รจ uno studioso inquadrato in consorterie accademiche o editoriali, e vanta una formazione culturale di respiro internazionale che gli consente di superare le preclusioni ideologiche, le piccinerie e le approssimazioni di tanta critica nostrana โ soprattutto dellโitalianistica, imbozzolata in un provincialismo risibilmente fuori epoca โ, di affiancare agli strumenti tradizionali (in particolare Bachtin e la semiologia di Eco) congegni interpretativi poco praticati in Italia, come gli studi di genere, lโestetica camp, la Queer Theory, la โletteratura minoreโ delle analisi di Deleuze e Guattari.
La tesi proposta รจ che le opere di Tondelli si distinguono in primo luogo per la caratteristica dellโimpegno, giocato su diversi livelli: letterario e contenutistico, contro le omologazioni imperanti dei classici e della narrativa consumistica o edificante degli anni Ottanta; linguistico sperimentale, contro il canone delle belle lettere, facendo propria e aggiornando la lezione di Arbasino; culturale, contro il conservatorismo perbenista che avversa ogni controcultura giovanile; politico, in senso non ideologico e soprattutto sociale, contro lโomofobia, lโeteronormativitร , lโemarginazione riservata ai reietti. Impegno riscontrabile anche nelle raccolte di articoli giornalistici, che โrappresentano una critica approfondita del costume e dellโedonismo degli anni Ottantaโ, Un weekend postmoderno, e Lโabbandono (forse lโopera meno considerata, a cui Gastaldi dร adeguato risalto considerandolo โil testo che raccoglie gli spunti piรน politici di Tondelliโ), ed espresso inoltre nella nascita di una โscuola tondellianaโ che avrebbe โsdoganato un modo nuovo di fare letteratura, contribuendo allo svecchiamento della produzione letteraria italiana di fine Novecentoโ, e nellโattivitร di talent scout con le raccolte di giovani scrittori esordienti โUnder 25โ. Un impegno, conclude Gastaldi, โpost-ideologico e postmodernoโ, comunque diverso da quello che aveva caratterizzato la figura dello scrittore engagรฉ incarnata dai vari Calvino, Volponi, Fortini, Pasolini, Arbasino, in quanto i parametri dei modi dโintervento degli intellettuali nel mondo si sono nel tempo modificati.
Nel tratteggiare il lato in ombra dellโopera di questo โalfiere della controculturaโ, lโautore ricostruisce โla cornice italianaโ entro cui lโuomo e lโartista hanno vissuto e operato, caratterizzata da pudore e omofobia, e rintraccia una novitร tematica nei suoi romanzi, la presenza cioรจ di personaggi omo e transessuali โlontani dal clichรฉ patologico-drammaticoโ, elemento in sรฉ sufficiente โper riconoscere alle sue opere un impegno sociale, in particolare in chiave anti-omofobicaโ. Tondelli avrebbe importato dallโAmerica un certo modello di letteratura gay, e sarebbe dunque il primo narratore italiano ad aver rappresentato lโomosessualitร in modo non scandalistico o psicopatologico, e in tal modo, grazie al successo di massa che ebbe, sarebbe riuscito a influenzare la successiva produzione letteraria LGBTQ+ italiana.
Diverse pagine sono poi dedicate alla riflessione critica sullโesistenza di una letteratura di genere gay (e LGBTQ+), sullโassunto che lโomosessualitร di Tondelli โ negata โin modo irrispettosoโ da taluni critici e da altri giudicata incidentale โ sia elemento centrale della sua opera, cosรฌ come lโelemento autobiografico (anche in senso artisticamente deleterio, come accade nel romanzo Rimini), questโultimo considerato anche come โun autobiografismo di valori e culturaleโ.

Tra i vari spunti originali di questa ricerca si segnalano la proposta di una nuova interpretazione del romanzo Pao Pao ยญโ forse il testo che piรน ha diviso la critica ยญโ letto come โuno dei piรน chiari esempi italiani di letteratura campโ, lโindagine sul complesso rapporto con la religione di questo โfiglio anomalo del cattolicesimoโ, o con Federico Fellini (fonte dโispirazione non riconosciuta in modo esplicito). A fronte di tutto ciรฒ, per lโautore Tondelli rientra nella categoria degli โscrittori totaliโ, una sorta di โfratelli minoriโ degli scrittori enciclopedici categorizzati dal critico statunitense Edward Mendelson, quelli la cui opera abbraccia lโintero spettro sociale e linguistico della propria terra, fa uso di tutti gli stili e convenzioni note ai suoi concittadini, autori insomma quali Joyce, Pynchon e cosรฌ via.
Insomma, di carne al fuoco in questa rivisitazione dellโuomo, della sua opera e del suo tempo ce nโรจ parecchia, e questo studio stuzzica in chi giร conosce Pier Vittorio Tondelli la voglia di riprenderne in mano i libri per assaporare un rinnovato e piรน consapevole piacere, in nuovi lettori il desiderio di scoprirlo.
Abbiamo posto alcune domande a Sciltian Gastaldi sul suo libro e sulla figura di Pier Vittorio Tondelli.
Quale ritieni sia il lascito piรน fecondo di Pier Vittorio Tondelli alla letteratura e alla cultura italiana?
Non farmi pensare troppo, a questa domanda devo risponderti su due piedi: direi lโaver rappresentato, per primo nella letteratura italiana, dei personaggi LGBTQ+ che sono leggeri, divertiti e divertenti. Sono personaggi ora Camp, ora miti e intimistici, che vivono la loro vita e il loro orientamento sessuale con estrema naturalezza. Danno per scontato che si possa amare in tante direzioni diverse. ร stato anche un grande autore interclassista, perchรฉ fra Altri libertini e Camere separate i suoi personaggi occupano tutte le classi sociali, dai tossici del Postoristoro di Reggio Emilia ai caratteri borghesi che viaggiano per lโEuropa in aereo del suo ultimo romanzo: Tondelli illustra un modo di essere gay pienamente post-Stonewall, allโinterno di un panorama letterario che, spesso, se presentava un personaggio omosessuale era per raccontarne il dramma, il suicidio, la non accettazione.
Nel libro racconti delle difficoltร incontrate nellโaccedere ad alcuni testi di Tondelli conservati nel suo fondo, e nella pubblicazione del tuo lavoro. Cosa si nasconde dietro questi problemi?
ร una delle pagine del provincialismo anche culturale italiano. Correggio rimane il piccolo borgo dei tempi tondelliani, o la โpiccola cittร , bastardo postoโ di gucciniana memoria: un luogo dove il tempo scorre piรน lento e il pettegolezzo invece vola. Ancora nel 2022 non marca bene che si celebri il modo in cui Pier Vittorio ha presentato i suoi personaggi allegramente finocchi. Non piace il ricordare che la causa di morte fu lโAIDS. Il fratello dello scrittore, Giulio, e lโex curatore testamentario, Fulvio Panzeri, ora defunto, hanno inteso proteggere la figura e il profilo di Pier Vittorio operando per omissioni, sottrazioni, silenzi, e selezioni non meritocratiche in favore di chi sosteneva la loro teoria. ร stata lโapplicazione dellโanticoย โsopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopireโ di manzoniana memoria, del padre provinciale. Per loro sfortuna io mi sono reso conto di alcune di queste omissioni, a cominciare dalla โdepurazioneโ della biblioteca privata dello scrittore, cosรฌ comโรจ stata donata al Comune di Correggio. E le ho riportate nel mio lavoro, anche io con unโattenzione certosina, per rimanere in tema.
Tra gli spunti di riflessione del tuo lavoro cโรจ il cambiamento della nozione di โimpegnoโ, del modo in cui gli scrittori scelgono di influire sulla societร . Credi che oggi si sia rimasti legati ad un modello storicamente sorpassato?
I social network hanno cambiato tutto. Oggi gli scrittori (e anche i non scrittoriโฆ) sono sovraesposti sui social. Le loro scritture sono inflazionate. Finisce che tutto questo twittare, postare e commentare crea un rumore mediatico assordante e quando capita che un intellettuale scriva una cosa acuta e intelligente, si rischia di non sentire la sua voce. Coperta dal frastuono di tutti. Sui social, la penso come Umberto Eco. Che per altro fu uno degli alfieri di quel nuovo modo di โessere impegnatiโ che sarร poi anche di Tondelli, sposando la lezione di Leslie Fiedler sullโimportanza del chiudere il divario (closing of the gap) fra la cultura cosiddetta โaltaโ e quella โbassaโ o popolare. Un intervento seminale, che fu esposto alla seriosissima universitร di Friburgo e poi, non certo a caso, pubblicato su Playboy, mica su una rivista accademicaโฆ Era il 1968 ed Eco aveva giร pubblicato da 5 anni il suo celeberrimo Diario minimo con allโinterno la formidabile โFenomenologia di Mike Bongiornoโ: perfettamente in linea con il postmoderno.
Perchรฉ, a tuo avviso, fertili campi di studi come lโestetica camp, iย Queer Studiesย ed altri nuovi strumenti interpretativi sono poco conosciuti e diffusi in Italia?
Perchรฉ a Roma ospitiamo dai tempi della falsa donazione di Costantino una teocrazia assoluta chiamata โStato della Cittร del Vaticanoโ che scandisce molto del dibattito culturale e librario. Molto spesso gli ambiti accademici obbediscono a una certa tradizione cattolica e conservatrice per inde ac cadaver, come dicevano i gesuiti.
Avendo studiato e insegnato nelle universitร nordamericane, quali sono a tuo avviso le maggiori differenze nellโapproccio a testi, autori e culture tra la critica nostrana e quella anglosassone?
Beh, in Nord America esiste la meritocrazia, da noi si applica invece il principio di cooptazione. Ho un caro amico che ai tempi dellโuniversitร portava, in macchina, tutti i giorni il preside di Facoltร , professore di Diritto costituzionale, a casa sua. Eppure questi abitava dalla parte opposta di Roma rispetto a dove abitava il mio amico. Io, nel massimo della mia ingenuitร , mi chiedevo perchรฉ lo facesse. Oggi quel mio amico รจ professore di Diritto costituzionale in una importante universitร italiana e io ricordo ancora con quale peculiare punteggio allโorale vinse il dottorato, finita la laurea. Lui aveva capito tutto, io proprio nulla. Oh, poi intendiamoci: il mio amico รจ anche diventato bravissimo nel suo mestiere e per me oggi รจ un punto di riferimento in temi di diritto, ma รจ innegabile che abbia cominciato facendo lo chaffeur, piรน che il costituzionalista.
A tua memoria e conoscenza esistono nella cultura anglosassone casi di โappropriazione indebitaโ di uno scrittore da parte di una fazione ideologica o religiosa, persino di ricreazione postuma di unโindividualitร , comโรจ accaduto da noi per Tondelli?
Mi verrebbe da pensare a William Shakespeare, che forse era in realtร italiano, da parte di una intera nazioneโฆ scherzi a parte, ce ne saranno sicuramente stati, ma non li conosco.
Per quali motivazioni consiglieresti a un giovane di leggere Tondelli?
Per il discorso delle tre โDโ: รจ divertente, dirompente e delicato. Divertente come quando fa il verso Camp in Pao Pao allโesercito italiano, o quando mette al centro della scena personaggi improbabili abituati a collocarsi ai margini della societร , come in Altri libertini. Dirompente come nella creazione del suo zibaldone Un weekend postmoderno, una delle opere piรน sottovalutate del Novecento, eppure una delle piรน grandi e significative. E poi perchรฉ รจ dolce: quando leggi Camere separate e capisci che la misura dellโamore รจ la perdita dellโamato, cโรจ dentro tutto, dal Simposio di Platone a Written on the Body di Jeanette Winterson.