Patrizia Valduga

Frammenti aguzzi per le vie di Belluno

Patrizia Valduga, Belluno. Andantino e grande fuga. "Belluno, intesa come città, assume in Valduga le sembianze di uno schermo vitale, non soltanto per quel che riguarda un “Posto di vacanza” di sereniana memoria. Si tratta di un controtempo improvviso, l’irruzione di settenari e endecasillabi in quartine dove uno sbilanciamento umorale si fa sentire forte e chiaro, come una spira risvegliata dal sonno, e risalente l’atmosfera di quel cielo nordico, sovrastante il luogo prediletto."

Appare un libro che contiene tutto

Patrizia Valduga, Per sguardi e per parole. Elio Grasso "Valduga afferra la poesia trasformando il precario del sangue in qualcosa di osservato dal divino, così come avviene in ogni raccolta pubblicata dalla poetessa. Tutto il sangue vero e metaforico a disposizione di chi legge con occhi bene aperti. L’arte rappresentata in Per sguardi e per parole si avvale di ricognizioni appassionate, e queste amano il divertimento serio dei corpi dipinti sotto lo sguardo acceso fintanto che il cuore non rimane chiuso. È piena letteratura, fra ragione e sogno, come il libro stesso spiega e raffigura, contenendo tutto quanto c’è, mentre sfolgora e rabbuia, esattamente come fa l’universo col suo meccanismo."