Colin Wilson. Parole e memorie di un outsider. “Per me – ha scritto – la narrativa è un modo di fare filosofia… La filosofia può ridursi solo all’ombra della realtà che cerca di afferrare, ma il romanzo può essere molto più soddisfacente. Sono quasi tentato di dire che nessun filosofo è qualificato a fare il suo mestiere a meno che non sia anche un narratore… scambierei volentieri tutte le opere di Whitehead o Wittgenstein con i romanzi che avrebbero dovuto scrivere…”.
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