In fondo, se c’è comunanza tra il primo romanzo di Frungillo e la sua produzione poetica va rintracciata innanzitutto nella nozione di organon, già adottata dall’autore in un dialogo di tre anni fa pubblicato sulla rivista online “In realtà, la poesia”. Si parla di poesia, ma il discorso può essere allargato anche al romanzo – a questo romanzo, almeno: “La poesia ancor prima di genere letterario è strumento di memoria e di conoscenza. Sembra un ossimoro, ma non è così. Noi abbiamo la necessità di richiamare alla memoria ciò che per convenzione bisogna rimuovere in quanto tremendo”.
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