Giulia Niccolai 1934-2021

Giulia Niccolai, nata a Milano nel 1934 da madre americana e padre italiano, è fotografa, scrittrice in prosa e in versi, autrice di poesia visiva e fonetica, e traduttrice, in particolare di Getrude Stein, Virginia Woolf, Patricia Highsmith e Dylan Thomas. In prosa esordì con il romanzo Il grande angolo, edito con Feltrinelli nel 1966.

Con Adriano Spatola all’inizio degli anni Settanta, ha fondato e curato la rivista Tam Tam e l’omonima collana di poesia sperimentale. Al romanzo seguirono diversi volumi di poesia: Humpty Dumpty (geiger, 1969), Poema & oggetto (ivi, 1974), Harry’s bar e altre poesie (Feltrinelli, 1981), Frisbees (poesie da lanciare) (Campanotto, 1994), Frisbees della vecchiaia (Campanotto, 2012).

La sua intera produzione poetica è stata raccolta nel 2012 in Poemi & Oggetti a cura di Milli Graffi (Le Lettere). Dal 1990 Giulia Niccolai è monaca buddhista, esperienza di cui ha scritto in Esoterico biliardo (Archinto, 2001). Il volume Le due sponde. Spazio/Tempo – Oriente/Occidente (Archinto, 2006) raccoglie i suoi scritti sull’arte, mentre riflessioni e scritti di poesia sono raccolti nel volume Cos’è “poesia” (Edizioni del verri, 2012).

Ultime pubblicazioni: Foto e Frisbee (Oèdipus, 2016), Favole & Frisbees (Archinto, 2018).

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“I Frisbees si chiamano Frisbees / e non poesie. Il loro scopo, / da più di trent’anni, è quello / di raccontare (?), cantare (?) / la libertà conquistata man mano nella vita. / Libertà? Questa sì che è poesia!”
(G.N.)

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Articolo pubblicato da PULPlibri #102, marzo/aprile 2013:

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