Carlo Salinari

I ventitré giorni della città di Alba, di Beppe Fenoglio

I ventitré giorni della città di Alba, di Beppe Fenoglio. "Nei 12 racconti abbiamo in nuce tutto quel che Fenoglio sviluppò fino alla sua morte precoce; tranne forse quell'interferenza audace e geniale tra inglese e italiano che troviamo nelle pagine del Partigiano Johnny. Ma tra le righe della prosa fenogliana si distingue una matrice che, per linearità e sintesi, non può essere l'italica prosa d'arte, ma nella sua concretezza e pragmaticità fa pensare al grande romanzo inglese, che Fenoglio conosceva come pochi, e senza intermediari; e quelle Langhe selvatiche, barbariche, sono così vicine allo Yorkshire primordiale e tellurico di Cime tempestose, amatissimo dal narratore di Alba, che ne scrisse un adattamento teatrale".