Guido Giannuzzi, Paul Wittgenstein, Il pianista dimezzato. "L’epoca è tragica. Si è a ridosso del nazismo, dell’antisemitismo, della guerra. Il viennese Paul Wittgenstein inizia la sua carriera pianistica nel 1913. Meno di un anno dopo, in guerra, perde un braccio. Ostinato, feroce, superbo, Paul Wittgenstein prende una decisione che determinerà il suo destino: diventare un insuperabile pianista, anche se ha solo la mano sinistra. Il titolo del libro è un affettuoso richiamo al Visconte Medardo di Terralba, di Italo Calvino. «Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti,» disse Calvino, «Tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l’altra»."
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