โIl sangue degli eroi รจ piรน vicino a Dio delle preghiere dei Santiโ diceva Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro rumena, e uno degli ispiratori di tanti movimenti neofascisti e neonazisti in Italia, da Ordine Nuovo fino ai NAR di Giusva Fioravanti. Questa massima, e il gusto amaro di una sconfitta storica e disonorevole del cosiddetto Fascismo-Regime di Benito Mussolini da parte di tanti ragazzi che si erano arruolati giovanissimi nella Repubblica Sociale Italiana ha portato tanti fascisti sopravvissuti nel dopoguerra a cercare un riscatto dal โtradimentoโ dellโ8 Settembre, e da un’Italia sprofondata nel โputridume democraticoโ, considerata mediocre e meschina se paragonata alla passata grandezza. Questo senso di sconfitta e di rivalsa ha ingenerato in molti la voglia di riscatto da una disfatta che era stata sia militare che culturale. Nel secondo dopoguerra, il Fascismo non occupava piรน il centro della scena, molti avevano da tempo fiutato lโaria ed erano passati armi e bagagli allโideologia allโepoca vincente, quella del PCI e degli altri partiti di sinistra, oppure avevano riversato i loro consensi nel grande bacino elettorale della DC di De Gasperi, che dopo pochi anni romperร lโalleanza con il PCI di Togliatti e imboccherร decisamente la strada dellโanticomunismo, su ispirazione di Washington.
In questo paesaggio di rovine per una destra che, nellโimmediato dopoguerra, sembrava relegata in un angolo (quando provรฒ a tenere il suo primo comizio nel dopoguerra, Almirante riuscรฌ a pronunciare solo lโinizio della prima parola, poi fu sommerso dalle urla e dai fischi), qualcuno un poโ piรน lungimirante degli altri capรฌ che per tornare sulla scena da protagonisti era necessario ripartire dalla base, dalle radici, da quelle scelte culturali che avevano dato una parvenza di legittimitร alla politica del consenso durante il Regime, alle famigerate Leggi Razziali e allโAlleanza con la Germania di Hitler, che secondo molti aveva trasformato il dittatore โbuonoโ Mussolini in un fantoccio nelle mani del Fรผhrer.
Questo nuovo volume di Giannuli e Rosati, Storia di Ordine Nuovo, รจ un tentativo piรน che riuscito di ricostruire con grande pazienza e con grande capacitร di analisi la storia di un gruppo di fascisti che si ritrovarono, dopo la seconda Guerra Mondiale, a gestire unโereditร culturale dellโestrema destra che a molti appariva, e non solo metaforicamente, un cumulo di macerie e di cadaveri, compreso quello del Duce, che nel 1946 fu trafugato da alcuni nostalgici del Fascismo dal cimitero di Musocco.
Uno dei principali ideologi della nuova destra e dei fondatori di Ordine Nuovo, Giuseppe โPinoโ Rauti, comprese prima di altri che la rinascita del Fascismo e del Nazismo โ o quantomeno di una cultura di estrema destra non liberale โ erano ipotizzabili soltanto a partire da una prospettiva culturale, per poi trovare una sua realizzazione nella concreta prassi politica. Non a caso Rauti รจ stato definito il โGramsci Neroโ da alcuni dei piรน accorti studiosi del fenomeno dellโultradestra in Italia, non solo e non tanto perchรฉ pensavano che Rauti avesse ripreso il nome dalla rivista socialista LโOrdine Nuovo di Gramsci โ si ispiravava invece allโOrdine Nero delle SS fondato da Heinrich Himmler โ ma perchรฉ riprendeva da Gramsci lโidea che bisogna conquistare lโegemonia culturale, prima di conquistare lโegemonia politica e quindi il potere. Lo pensava anche Marx (nellโIntroduzione a Per la critica de โLa Filosofia del Dirittoโ di Hegel) quando affermava che le โarmi della criticaโ devono sempre precedere, ma non possono mai sostituire, la cosiddetta โcritica delle armiโ, in questo caso delle bombe.
La ricostruzione storica di Giannuli รจ il frutto di lunghi anni di lavoro quale consulente del Tribunale di Brescia e di Milano, che indagavano sulle stragi, e della stessa Commissione Stragi. Grazie a questi incarichi lo studioso ha avuto accesso agli archivi delle Forze dellโOrdine e del Ministero dellโInterno che si sono occupati dei gruppuscoli dellโestrema destra. In base a questa ricostruzione, un primo nucleo dellโorganizzazione di estrema destra Ordine Nuovo (ON) si forma nel 1955, sotto la denominazione di Centro Studi Ordine Nuovo (CSON), che pubblica una rivista omonima, sceglie come simbolo lโantica labrys, lโascia bipenne della religione pagana, e comincia una rielaborazione teorica di alcuni concetti fondamentale della cultura di destra che potremmo riassumere negli ideali di Onore, Fedeltร , Lealtร , come recitava il motto delle SS di Himmler (โIl nostro onore si chiama fedeltร โ), citato espressamente dai teorici del neofascismo. A questa ispirazione neonazista si aggiungerร , a partire dalla fine degli anni โ60, lโinflusso delle opere di J.R.R. Tolkien, in particolare Il signore degli anelli, che proponeva una nuova mitologia di ispirazione nordica basata sullโeterna lotta del bene contro il male e sugli ideali di fedeltร , amicizia, coraggio e lealtร , tanto cari, almeno a parole, a questi giovani di destra.
All’elaborazione teorica seguirร poi una prassi di ben altro tenore, come ben sappiamo, che insanguinerร con innumerevoli attentati e stragi tutta la storia del nostro paese fino agli anni Settanta e oltre. Alcuni membri del gruppo, come Clemente Graziani, arriveranno a teorizzare sulle pagine della rivista Ordine Nuovo la necessitร del terrorismo e delle bombe, di sacrificare le vite di persone innocenti, vecchi, donne e bambini, in nome della lotta al comunismo. Il gruppo politico di Ordine Nuovo, infatti, affiancherร alle analisi storiche sul ventennio di Mussolini e sui dodici anni del Reich di Hitler, e sulle ragioni della loro sconfitta, dei veri e propri attentati, nelle banche, nelle piazze e sui treni, applicando nella realtร le strategie degli esperti di contro-guerriglia e di guerra psicologica, giร espresse nel corso di uno degli eventi di maggiore visibilitร e di successo di ON, il famigerato Convegno tenutosi nel 1965 allโHotel Parco dei Principi di Roma a cura di un fantomatico Istituto Alberto Pollio di Studi Strategici, ma in ultima analisi farina del sacco di Rauti ed altri in collaborazione con i Servizi Segreti, il Ministero dellโInterno e le Forze Armate.
Come ci ricorda Giannuli nella sua analisi dei documenti che fornirono la base teorica della Strategia della Tensione, comincia in quegli anni, da quel Convegno โ in cui si teorizzรฒ esplicitamente la necessitร di organizzare attentati di cui incolpare le sinistre, in preparazione di un golpe โ un rapporto ambiguo di reciproca collaborazione e strumentalizzazione, fra Ordine Nuovo, i Servizi Segreti (soprattutto il SID), le Forze Armate e il Ministero dellโInterno. Ordine Nuovo si inserรฌ in quegli anni, piรน o meno consapevolmente, nellโeterna disputa tra il SID di Miceli e Maletti e lโUAARR (Ufficio Affari Riservati del Ministero dellโInterno) di Federico Umberto dโAmato, con reciproci scambi di accuse tra lโuno e lโaltro apparato dello stato e con gli ordinovisti che si accusavano fra loro di essere confidenti ora dellโuno, ora dellโaltro.
A Rauti ovviamente dava fastidio essere considerato un semplice fantoccio manovrato dai Servizi Segreti, da alcuni settori dellโEsercito, o dal Ministero dellโInterno, ma si rendeva anche conto che senza questo โombrelloโ (la definizione รจ sua) i suoi seguaci bombaroli sarebbero stati arrestati tutti nel giro di pochi giorni. Soltanto nel 1973 โ quando il neofascista Nico Azzi rimase ferito dallโesplosione di un detonatore allโinterno della toilette del Treno Torino-Genova-Roma, dopo aver girato per tutti i vagoni con una copia del giornale Lotta Continua in bella mostra โ finalmente gli Apparati dello Stato decideranno di porre un freno a questa Organizzazione. Il Ministro dellโInterno dellโepoca, Paolo Emilio Taviani, con il beneplacito di Andreotti โ che pure era stato accusato in passato di aver โcavalcato la tigreโ del neofascismo in occasione del tentato Golpe Borghese โ decretรฒ dunque lo scioglimento di questa organizzazione eversiva che stava sfuggendo di mano, accusandola di ricostituzione del Partito Fascista.
Dopo lo scioglimento ufficiale, ci saranno altri tentativi da parte di Ordine Nuovo di rinascere dalle proprie ceneri, con la fondazione dellโorganizzazione Ordine Nero presso lโHotel Giada di Cattolica (Marzo 1974), e poi successivamente con lโattivitร clandestina del MPON โ il Movimento Politico Ordine Nuovo di Clemente Graziani, nato dalla scissione del 1969, quando Rauti decise di rientrare nel MSI (anche quello era un ombrello) con gran parte del gruppo dirigente di ON. Il MPON rivendicherร con un volantino lโuccisione del giudice Vittorio Occorsio nel 1976 ad opera del neofascista Pierluigi Concutelli.
Conclude questo interessante excursus, ad opera di Giannuli, una parte finale a cura di Elia Rosati, dedicata a quello che รจ stato considerato uno dei piรน importanti ideologi della nuova destra in Italia, il Filosofo Nero Julius Evola, che aveva addirittura teorizzato alcuni aspetti del Nazismo prima ancora che il Nazismo arrivasse al potere in Germania. In base alle dichiarazioni dello stesso Rauti, negli anni โ50 il Gruppo di Ordine Nuovo conosceva soltanto per sentito dire alcune delle teorie di Evola, anzi pensavano addirittura che Evola fosse morto, poi si resero conto che era vivo e abitava a Roma, e iniziarono a frequentarlo. Evola ovviamente privilegiava lโaspetto tradizionale del Fascismo, il suo legame con lโantica Tradizione pagana, e non certo le suggestioni socialisteggianti del Fascismo-Movimento della Repubblica di Salรฒ tanto care a molti giovani seguaci di Rauti e Graziani, ma rimase comunque un punto di riferimento per quanto riguarda la prospettiva neo-razzista e antisemita che pure era molto forte nel Gruppo di Ordine Nuovo, anche se successivamente alcuni membri del gruppo non si fecero scrupoli di collaborare con i Servizi Segreti israeliani.
La conclusione del libro offre unโutile sintesi di tutte le vicende giudiziarie che hanno avuto come protagonisti i militanti di Ordine Nuovo, dalla Strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969, dalla quale sono stati assolti definitivamente sia Franco Freda che Giovanni Ventura (deceduto nel 2010), alla Strage di Peteano del 1972, di cui si รจ dichiarato reo confesso lโex militante di ON Vincenzo Vinciguerra, che sta scontando lโergastolo, fino alla recente (2015) condanna definitiva dellโordinovista veneto Carlo Maria Maggi e di Maurizio Tramonte (la fonte โTritoneโ del SID) per la Strage di Piazza della Loggia a Brescia del 28 Maggio 1974, gli unici due processi che sono riusciti ad individuare e a condannare sia gli esecutori materiali che i depistatori che si misero allโopera allโindomani delle due stragi.
Storia di Ordine Nuovo รจ un libro che aiuta a comprendere come alcuni gruppi eversivi di estrema destra, in collaborazione o con la connivenza di apparati dello stato, abbiano contribuito a indirizzare il quadro politico italiano in una certa direzione, impedendo con tutti i mezzi che il Partito Comunista andasse al potere. Un libro fondamentale per comprendere lโItalia dal secondo dopoguerra fino agli anni โ70 e oltre โ una foto ingiallita di ciรฒ che eravamo, un vecchio articolo di giornale ormai scolorito dal tempo, che ritrae questi vecchi camerati con i loro sorrisi di sfida, ma che fornisce alcuni indizi fondamentali per comprendere ciรฒ che siamo diventati oggi; oggi che lโestrema destra si riaffaccia prepotente sulla scena politica italiana ed europea riproponendo i suoi vecchi slogan e i suoi vecchi simboli.
PULP Libri ha anche pubblicato un’intervista ad Aldo Giannuli.