Italo Calvino

Hervé Le Tellier ama Calvino e le serie TV

Questo romanzo del francese Hervé Le Tellier è stato...

Ovidio e il ritmo vorticoso del divenire

Un rinnovato interesse verso la classicità sta attraversando negli...

Calvino, Volponi e i media

La proposta di due ‘tipi ideali’ di intellettuale italiano...

Giorgio Manganelli / Le quarte di copertina. Un’arte antica e nobile

Giorgio Manganelli, grande autore di quarte di copertina! Lietta...

Intervista a Franco Porcarelli, in arte Adan Zzywwurath

Franco Porcarelli è uno studioso eclettico, giornalista e narratore....

I ventitré giorni della città di Alba, di Beppe Fenoglio

I ventitré giorni della città di Alba, di Beppe Fenoglio. "Nei 12 racconti abbiamo in nuce tutto quel che Fenoglio sviluppò fino alla sua morte precoce; tranne forse quell'interferenza audace e geniale tra inglese e italiano che troviamo nelle pagine del Partigiano Johnny. Ma tra le righe della prosa fenogliana si distingue una matrice che, per linearità e sintesi, non può essere l'italica prosa d'arte, ma nella sua concretezza e pragmaticità fa pensare al grande romanzo inglese, che Fenoglio conosceva come pochi, e senza intermediari; e quelle Langhe selvatiche, barbariche, sono così vicine allo Yorkshire primordiale e tellurico di Cime tempestose, amatissimo dal narratore di Alba, che ne scrisse un adattamento teatrale".

Lo stadio di Wimbledon, di Daniele Del Giudice (1983)

"Lo stadio di Wimbledon" è il primo romanzo pubblicato da Daniele de Giudice; la sua opera prima che si dipana in una ricerca biografica destinata a diventare quasi evanescente. Italo Calvino scrive di questo romanzo: "Chi ha posto giustamente il rapporto tra saper essere e saper scrivere come condizione dello scrivere, come può pensare d’influire sulle esistenze altrui se non nel modo indiretto e implicito in cui la letteratura può insegnare a essere?"