Un libro come una metafora, che parla degli USA nei decenni tra la dissoluzione dell’URSS e l’attentato alle torri del WTC — un paese che al brusco risveglio si è convinto di aver dormito, e che fosse giunta l’ora di alzarsi e partire: per la guerra, naturalmente
Siri Hustvedt, Le illusioni della certezza. "Al moderno meccanicismo Hustvedt oppone un approccio più costruttivista, ricordandoci come la consapevolezza dell’interazione mente-corpo e individuo-ambiente rivesta un’importanza crescente nella ricerca; in questo senso, la nostra natura di mammiferi – nati nel grembo materno prima che da esso, – e di animali sociali svolge un ruolo cruciale."
Più che musicale, però, la struttura del libro è, ancora una volta, debitrice alla biologia – è come se ciascuno dei racconti fosse un capitolo di uno studio scientifico dedicato all’etologia delle diverse possibilità offerte all’animale-uomo.
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